Alle ore 2.29 (ora locale) di domenica 10 novembre 2024 è deceduto nell’Infermeria della Comunità San Paolo di Roma per arresto cardiocircolatorio
DON GIUSEPPE PROIETTI
86 anni di età, 58 di vita paolina, 53 di professione e 48 di sacerdozio
Giuseppe nasce a Subiaco (Roma) il 28 marzo 1938, ultimo degli otto figli, sei fratelli e due sorelle, da Nazzareno e Settimia Consalvi. Entra nella comunità di Albano Laziale il 26 agosto 1966, inizia il Noviziato il 7 settembre 1970, emette la Prima professione religiosa ad Albano l’8 settembre 1971 e la Professione perpetua a Roma il 7 settembre del 1975. Viene ordinato presbitero a Subiaco il 27 giugno 1976.
Legatissimo alla sua famiglia d’origine, don Giuseppe aveva saputo interpretare e attualizzare in chiave paolina l’“ora et labora”, la storia e la profonda spiritualità benedettina della sua terra.
Con orgoglio ricordava di essere stato accolto in San Paolo dal Fondatore stesso come “vocazione adulta”. Era stato lo stesso Don Alberione ad accompagnarlo ad Albano Laziale, seguendolo con frequenti visite che hanno lasciato un segno indelebile in tutta la sua vita.
Fin dal suo ingresso in Congregazione è stato inserito nel settore amministrativo a Roma (1971-1981), a Torino (1981-1984) e ad Alba-Periodici (1984-1986), dove è stato anche superiore di comunità. Dal 1986 al 1994 ha ricoperto l’incarico di Superiore provinciale d’Italia per due mandati. Dal 1995 al 2006 lo troviamo a Milano come Direttore generale della Periodici San Paolo, ricoprendo anche il ruolo di Consigliere provinciale dal 1998 al 2002. Nel 2006 viene nominato Economo provinciale, nel 2009 passa alla comunità Canonico Chiesa come Delegato e dal 2010 al 2015 ricopre il ruolo di Economo generale, restando poi ancora nell’Economato generale fino al 2022. In seguito per motivi di salute è stato trasferito nell’Infermeria della comunità San Paolo di Roma.
Era un uomo ordinato, di grande delicatezza e accoglienza, sempre benevolo verso chiunque incontrasse, anche quando ciò implicava andare oltre il dovuto. Durante il suo servizio come Superiore provinciale, la sua bontà diventava disponibilità e magnanimità. Don Giuseppe con una sorprendente discrezione, evitava qualsiasi parola che potesse ferire o sminuire, dimostrando una straordinaria capacità di rispetto e riservatezza.
Tutti coloro che lo hanno conosciuto testimoniano la sua capacità di conquistare con una genuina e liberante ironia, spesso accompagnata da un’autentica e disarmante autoironia. Anche nei momenti più difficili o quando era chiamato a sopportare sofferenze e disagi, il suo atteggiamento rimaneva sereno e benevolo. La sua vita, caratterizzata da grandi responsabilità, si è distinta per il rispetto verso tutti, animato da una trepidazione genuina che testimoniava il suo amore per la comunità, fino agli ultimi giorni della sua esistenza. Anche nel periodo di degenza presso l’infermeria di Roma, don Giuseppe ha saputo accettare la malattia, pronto ad accogliere la volontà di Dio.
L’umiltà e la capacità relazionale lo hanno contraddistinto anche con il personale infermieristico, sempre pronto a dire “grazie”, persino quando le cure risultavano difficili, un “grazie” sincero che è diventato testimonianza di serenità e di un apostolato della sofferenza per il bene della Congregazione.
«Mi è stato dato tutto – afferma nel suo testamento – anche quello che non meritavo. Non sono in grado di giudicare se anche io ho dato tutto al Signore e alla Congregazione. Posso dire solo che non è mancata la volontà di farlo».
Sempre nel suo testamento, ha espresso il desiderio di avere accanto a sé nel momento della morte Maria Regina degli Apostoli, San Paolo Apostolo, i Beati Giacomo Alberione e Timoteo Giaccardo, e tutti i venerabili della Famiglia Paolina.
In questo giorno in cui sentiamo il dolore del distacco, abbiamo tanti motivi per dirgli “grazie” a nome di tutta la Congregazione. Che possa intercedere per tutti noi presso il Divino Maestro.
Roma, 10 novembre 2024
Don Paolo Lanzoni, ssp
Segretario generale
Il funerale verrà celebrato martedì 12 novembre alle ore 9.30 nella sottocripta del Santuario-Basilica Regina degli Apostoli. La salma sarà tumulata nel cimitero di Subiaco (Roma), suo paese natale.
I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).